CRISI di COSCIENZA

                               (dal greco “Krisis”, che indica un processo di svolta che avviene in tempi brevi)


La terapia attraversa più tappe:


Elevazione della coscienza. Il problema emotivo acquista corpo e può verificarsi una crisi di consapevolezza, indispensabile per la guarigione. Ad esempio, una madre

molto apprensiva prendendo per alcuni giorni Chicory potrebbe comprendere di avere nei confronti dei figli un atteggiamento invadente e possessivo. Questo potrebbe farl

a star male, ma ciò è indispensabile se vuole vivere veramente il suo ruolo di madre.
 

Cambiamenti. Si verificano tanti piccoli cambiamenti nell’ambito in cui si sta lavorando. Continuando l’esempio la madre invadente costringerà i figli a telefonare una

volta al giorno quando sono fuori casa, invece che ogni due ore. Potrà magari concedere le chiavi di casa al figlio venticinquenne che finora doveva tornare prima delle

ventidue.
 

Trasformazione. Avviene una metamorfosi profonda in cui l’aspetto negativo preso in esame manifesta il suo esatto contrario. La madre possessiva ha vinto il

suo attaccamento egoistico e morboso e vive l’Amore incondizionato di chi vuole veramente solo il bene dell’altro senza il contraccambio, e senza sacrificio di sé.

 

1) Appena si iniziano a prendere i Fiori, c’è quasi sempre un (forse "falso"?) miglioramento delle condizioni fisiche e mentali, più o meno visibile e più o meno forte, secondo gli individui.
2) Si verificano inoltre tanti piccoli cambiamenti nell’ambito in cui si sta lavorando. In seguito avviene una metamorfosi profonda in cui l’aspetto negativo preso in esame manifesta il suo esatto contrario (rabbia/amore, incertezza/certezza, intolleranza/tolleranza, ecc.).

3) Segue poi uno stabilizzarsi, o, in certi soggetti più sensibili, e in certe condizioni particolari, una leggera e breve fase di decrescita, nota come "aggravamento omeopatico" (anche se poi l'omeopatia non c'entra), dovuto alla riattivazione da parte dei rimedi delle emozioni corrispondenti. 
Non è altro che un piccolo riacutizzarsi dei sintomi iniziali, che però non corrispondono ad un vero e proprio "peggioramento", in quanto rispetto al punto iniziale si sta comunque meglio. Fra le cose più importanti e significative che ci sono state donate dai Fiori di Bach, c'è la "crisi di coscienza" (o crisi di consapevolezza): prima si stava male e basta, ma poi la solita sofferenza ha un picco, e di colpo appare chiaramente cosa c'è che non va in noi stessi, riuscendo così a farci reagire e ad autoguarirci.
A volte, però, la fase di "decrescita" comporta un notevole fastidio. Quest'ultimo fenomeno è sempre e comunque molto positivo, in quanto indica che si è centrato un punto importante. Di solito si può accusare un mal di testa diverso ma "sopportabile", e una sonnolenza. Questi sintomi possono durare
da un minimo di 3 ore ad un massimo di 3 giorni.
4) Dopo questa fase inizia finalmente il miglioramento vero e proprio e i veri progressi.

Se comunque il disagio iniziale dovesse divenire molto fastidioso, o protrarsi per troppo tempo, basterà ricorrere al Rescue Remedy, e in ogni caso bisognerà consultare il proprio Floriterapeuta di fiducia per un rassicurante confronto.

PREPARAZIONE e USO

Una volta scelte le essenze adatte per ognuno di noi, bisogna diluirle in un "cocktail floreale", adatto a trattare i nostri disturbi cronici.
Prendete una bottiglietta col contagocce di 30 ml. Il liquido conservante sarà fatto di 2/3 di acqua oligominerale imbottigliata in vetro, e di 1/3 di brandy o aceto di mele (per i bambini, anziani, astinenti o astemi). Poi mettete 3 gocce di ogni essenza. Agitate. La posologia sarà di 4 gocce per 4 volte al giorno fino alla fine della boccetta.
 

Nel caso di disturbi acuti, tipo mal di testa inatteso, rara insonnia, stanchezza motivata, paure nuove, shock recente, ecc., si possono prendere l'essenze non diluite, che agiscono più sul campo fisico e sull'immediato. Come non c'è "lavoro di fondo", non ci sarà nemmeno la "crisi di consapevolezza", e il trattamento potrà durare poche ore o pochi giorni. La posologia è di 2 gocce direttamente dalla bottiglietta che comprate a libera vendita in farmacia o in erboristeria, per 4 o più volte al giorno, fino alla completa scomparsa del disturbo.
 
Per capire l'uso del Rescue Remedy, ossia il rimedio di emergenza, visitate il sito www.rescueremedy.it

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ESEMPI DI CRISI DI COSCIENZA:

 



Paziente di 26 anni al quarto colloquio:
“Agrimony mi ha massacrata questo mese, ho capito quante maschere ho portato per tutta la

vita con l’obiettivo di farmi accettare e per coprire le mie emozioni. Ora riesco a capire quanto

mi sento sola, vulnerabile e quanta paura ho di essere abbandonata”.

Donna di 42 anni al settimo colloquio:
“Mentre ero in automobile, improvvisamente, mi è venuta in mente l’immagine di una fanciulla contenta e felice

in mezzo alla natura. Ho  provato per  un attimo  molta serenità  e  contentezza; 

poi,  mi  è esplosa una grande rabbia, avevo una grande voglia di urlare, sono arrabbiatissima con me e

con mio marito, forse perché ho confrontato quella fanciulla con ciò che sono stata e che sono ancora oggi”.

Donna di 57 anni (estremamente credente e praticante) al decimo colloquio:
“Non sono mai stata una vera cristiana, il mio è stato solo un simulacro di cristinanità, sono stata un bancomat

vivente, non dove più succedere”.

Donna di 35 anni all’undicesimo colloquio:
(sulla base di un sogno particolarmente significativo) “Sono un po’ arrabbiata con me stessa adesso che ho capito,

grazie a questo sogno, che tutte le mie scelte nella mia vita sono avvenute sulla base di un senso di colpa da espiare”.

 

ATTIVITA’ ONIRICA

 

Inoltre durante la crisi di coscienza si sognerà di più per permettere al nostro inconscio di inviarci i

messaggi necessari a capire se stiamo cavalcando la strada giusta o se bisogna cambiare rotta.

Una autorità mondiale sui Fiori di Bach, Mechtild Scheffer, riferisce che circa la metà delle persone

che iniziano a prendere i Fiori di Bach, hanno più sogni notturni, spesso dal contenuto più simbolico

(probabile sintomo di cambiamenti in atto a livello profondo).

Sempre circa la metà dei soggetti riferisce di provare inizialmente una maggiore necessità di riposo

(come se l'organismo avesse deciso che "è ora di rimettersi in sesto"),  mentre circa un terzo di essi

si sente subito genericamente "meglio" (più sereni, più riposati, più rilassati, ecc.).
 

“Abbiamo accumulato tante ferite, e se non ne siamo consapevoli tutte le nostre azioni diventano

reazioni a quelle ferite. Nella conoscenza di sé c'è la fine del dolore e, quindi, l'inizio della saggezza”.
(J. Krishnamurti)
 

 

 

 

 

 

Per maggiori informazioni contatta l'esperto scrivendo a gimenez@libero.it

risponde LILIANA GIMENEZ HAAS