Il
miglioramento della qualità della vita, lo sviluppo della tecnologia,
delle scienze, della medicina, hanno notevolmente allungato la durata
media della vita, e oggi, fortunatamente, la terza età non è più
considerata la fase del declino, bensì un momento come tutti gli altri,
di cambiamento, di trasformazione, con problemi nuovi ma anche con la
possibilità di nuove soddisfazioni.
Certo,
come ogni periodo di cambiamento della nostra esistenza, rappresenta una
tappa importante, si va in pensione, ci si ritrova con tanto tempo libero,
cambia a poco a poco l’aspetto fisico, possono comparire alcuni
acciacchi. Ma questo può costituire un periodo ricco di stimoli e
soddisfazioni: l’importante è riempirsi la giornata di interessi e non
lasciarsi andare all’inattività.
A
chi non riesce in ogni caso a vivere serenamente questa fase, la Floriterapia porta grandi benefici.
Gli
anziani reagiscono spesso in modo molto più sottile e sensibile che le
persone più giovani, cosicché gli stati negativi individuali si
riconoscono con maggiore facilità e reagiscono in modo molto positivo ai
Fiori di Bach appropriati. Sopratutto al tramonto della vita, quando si
affronta il passaggio a un'altra fase dell'esistenza, è molto importante
avere ancor la possibilità come individui, di chiarire alcuni
fondamentali equivoci spirituali, che forse hanno gettato un'ombra su
tutta l'esistenza. In questo senso la floriterapia può contribuire in
misura sensibile a far trovare il coraggio di porre fine a vecchi dissidi
familiari e ricomporre pacificamente liti durate talvolta alcuni decenni.
In questo modo, per esempio suocere temute si possono trasformare in nonne
amate, come dimostrano i rapporti ricavati dall'esperienza terapeutica.
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Nei
mutamenti fisici e mentali, spirituali, aiuta a traghettare verso
nuovi lidi, a sentirsi in armonia con se stessi e ad accettare
serenamente o con maggiore disponibilità lo scorrere del tempo.
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Toglie
la rassegnazione, riporta la voglia di agire e di affrontare la vita a
coloro che si lasciano vincere dalla pigrizia e dall’apatia.
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Sostiene
nei momenti di profonda malinconia e di tristezza.
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Nei
momenti di scetticismo e depressione.
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Per
chi si avvilisce, diventa pessimista riguardo alla propria salute,
tende a mettere i remi in barca e si considera finito.
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E’
adatta a chi vive nel passato, nella nostalgia di un tempo che non
tornerà, aggrappato ai propri ricordi, negandosi il presente.
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A
coloro che si sentono privi di energie, stanchi, senza carica,
abbandonati alla stanchezza fisica e mentale, disinteressati da ciò
che li circondano.
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In
caso di malattia cronica o incurabile, quando sembra ormai persa ogni
speranza, la Floriterapia ristabilisce la voglia di lottare e dona a
chi è malato la luce della speranza.
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Si
allontana l’ansietà e si risveglia il coraggio negli anziani che
sono preda di paure concrete.
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Negli
attacchi di rabbia e di pianto, nelle vertigini.
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Per
chi si compiange e chiede mille attenzioni accusando malesseri
talvolta inesistenti.
Per maggiori informazioni contatta l'esperto
al n. 347.3706437 risponde
Liliana Gimenez Haas
La morte, mio vecchietto,
ti ha mostrato la sua falce,
dopo aver
arrugginito il tuo viso,
invecchiato il tuo corpo,
spento i tuoi occhi,
addormentato il tuo sesso…
Ma oggi
non la temi quanto ieri
perché ti guastò
perfino la paura
di saperla vicina.
Liliana Gimenez
I ‘nonni’ italiani i più malnutriti
d’Europa.
Maglia nera per i nonni italiani che mangiano poco e male.
Nel menu degli “over 65” scarseggiano frutta e verdura, ma
anche cibi ricchi di calcio, e vitamina D. Le cattive
abitudini a tavola rappresentano uno dei principali fattori
di rischio per lo sviluppo o l'aggravarsi negli anziani di
molte malattie.
E' quanto emerge da una ricerca battezzata “Nutrage”
realizzata dal Cnr-Sezione Invecchiamento di Padova, che ha
fotografato le abitudini alimentari in sei Paesi europei
rappresentativi di diversi modelli dietetici: Olanda, Svezia
e Finlandia per il nord Europa, e Italia, Spagna e Grecia
per il sud. Ecco cos’è emerso dalla ricerca: gli anziani
italiani finiscono per mangiare poco e male e tra gli sbagli
più comuni, l’accumulare in frigo cibi vecchi, scegliere
quasi soltanto prodotti in scatola o bandire alcuni alimenti
in modo drastico, magari per paura del colesterolo.
E poi c’è un dato curioso: nel regno della pizza, l'Italia,
è preceduta solo dalla Grecia, mentre ai primi posti
figurano Spagna e Svezia. Siamo in coda anche per il consumo
di proteine, mentre risultiamo ai primi posti per consumo
quotidiano di alcol. |
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