Bisogna capire quali siano i
reali danni del fumo per poter decidere di smettere. Il 90% circa
dei fumatori conosce le conseguenze fatali del fumo, altri vedono
nel consumo di sigarette un fattore di rischio per la salute e
altri minimizzano l'entità dei danni evitando un'informazione
corretta per il timore di doversi privare di un piacere. La
vera pericolosità del fumo è comunque ignorata da molti, anche
perché i rischi reali spesso sono velati dalla falsa verità che la
pericolosità effettiva del fumo non sia ancora scientificamente
dimostrata. Questo non è vero, infatti alcune statistiche
affermano che muoiono per fumo più persone di quante ne muoiano
ogni anno per incidenti stradali, per eroina, AIDS, omicidi e
suicidi.
Gli effetti del fumo
sono stati sottovalutati fino agli anni 90, ma oggi
dopo lunghi studi si può affermare che è
il maggior
pericolo per la nostra vita e che uccide più vite
umane di qualunque altra malattia.
Ogni anno nel mondo muoiono 3 milioni di persone per
le conseguenze del tabagismo, specialmente nelle
nazioni industrializzate. Il 50% dei fumatori muore a
causa dei danni procurati dal fumo, 1/4 nella fascia
d'età compresa tra i 35 e 65 anni e un altro quarto
del totale in età più avanzata. Migliaia di morti per
cancro sono dovute al fumo di tabacco: infatti
nel tabagista il
carcinoma polmonare ha una frequenza di 20 volte
superiore che non tra i non fumatori
e circa il 90% di tutte le patologie cancerose
polmonari riguarda i fumatori di sigarette.
Le probabilità di ammalarsi di questa patologia
aumentano di 10/15 volte fumando 20 sigarette al
giorno e di 5 volte già con 10 sigarette. Il rischio
in definitiva aumenta in rapporto ad un consumo
maggiore. Oggi si è notato un aumento anche dei tumori
della cavità orale, della vescica, dello stomaco e del
colon. Il fumo contribuisce ad una morte su tre per
patologie cardiache a causa degli effetti sui vasi
coronarici, infatti si stima che sia responsabile del
60% delle malattie cardiache con decorso infausto.
Drammatiche sono le previsioni fatte
dall'Organizzazione Mondiale della Sanità nei
confronti del numero di morti per patologie cardiache,
polmonari e tumorali determinate dal tabagismo nei
prossimi anni se non avverrà un cambiamento di
mentalità e di comportamento. E' certo che il fumo
abbrevia la vita dei fumatori di circa 8,3 anni
secondo alcuni studi, altri parlano di un
accorciamento della vita di 12 anni, ma tutti sono
concordi nel dire che i fumatori muoiono precocemente
sacrificando una buona parte della loro vita al
piacere del fumo. |
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Il fumo è considerato un fattore di rischio per molte
patologie del sistema circolatorio:
- la pressione sanguigna
registra praticamente da subito un aumento di 30 mmHg.
- arteriosclerosi,
patologia questa causata dal restringimento delle arterie che,
quando diventa eccessivo, comporta gravi conseguenze per
l'organismo
- patologie dei vasi
coronarici, angina pectoris, infarto e arresto cardiaco per
la carente e insufficiente circolazione, debolezza cardiaca
- restringimento delle
arterie renali con ipertensione e insufficienza renale
- restringimento dei vasi
delle gambe e di quelli che forniscono sangue al cervello
con conseguenti disturbi dell'udito, vertigini, ictus ed
emiparalisi.
- danni alla pelle, vedi
il video della dott.ssa
Riccarda Serri
I fumatori spesso
offrono di disturbi circolatori alle gambe e
sviluppano quella condizione morbosa nota con il nome
di "gambe del fumatore": questo patologia consiste nel
restringimento e nell'occlusione di arterie delle
gambe, con conseguente manifestazione dolorosa durante
la deambulazione, perché il fabbisogno di ossigeno nel
muscolo aumenta, ma questo non può essere soddisfatto
a causa della diminuita capacità dei vasi sanguigni.
Il dolore che compare all'improvviso mentre si
cammina, segnale questo della deficienza di ossigeno,
costringe la persona a fermarsi per alcuni minuti, poi
riprende a camminare per fermarsi nuovamente alla
successiva manifestazione dolorosa. Tanto più sono
frequenti e ravvicinati gli attacchi dolorosi tanto è
maggiore il restringimento a carico dei vasi, che può
assumere proporzioni molto gravi tanto da portare, nei
casi estremi, all'amputazione dell'arto interessato.
La quota annua di amputazione viene stimata a più di
300.000 casi. |
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Spesso viene sottovalutato il fatto che la grande maggioranza
dei fumatori muore per infarto cardiaco e per sclerosi coronarica,
addirittura 3 volte di più che i non fumatori. L'età media del
primo infarto tra le persone non dedite al fumo è di 63 anni, nei
fumatori di oltre 25 sigarette al giorno è di 53 anni, in quelli
accaniti che fumano 2 pacchetti al giorno l'età si abbassa a 51
anni. Il rischio aumenta anche in rapporto all'età d'inizio al
fumo, cioè gli uomini che hanno incominciato a fumare in gioventù
e che tendono a fumare sempre di più hanno un tasso di mortalità
estremamente elevato.
Il fumo non danneggia un solo
organo, ma nuoce a più sistemi organici importanti per la vita,
alterando così le funzioni e aprendo la via a molte patologie:
- Il tabagista soffre
frequentemente di ulcere gastriche e intestinali, perché
il fumo influisce sulla produzione degli acidi gastrici e
inibisce la guarigione delle ulcere, ostacolando il successo del
trattamento medico.
- Le sostanze cancerogene del
tabacco vengono eliminate attraverso i reni e la vescica, così
tra i fumatori si nota una elevata frequenza di tumori
specialmente alla vescica, probabilmente a causa della
ritenzione prolungata di urina al suo interno.
- Immediatamente esposte al
fumo e ai suoi effetti sono le vie respiratorie,
specialmente il naso, la faringe, la trachea e i bronchi, perché
sono questi gli organi deputati al trasporto dell'aria inspirata
fino ai polmoni, che sono gli organi deputati allo scambio
gassoso con il sangue. Un danno alle strutture polmonari, cioè
gli alveoli, che intervengono in questi processi di scambio
pregiudica notevolmente la respirazione e porta a una situazione
patologica anche grave.
- Un altro danno correlato al
fumo è l'impotenza: secondo un inchiesta condotta in
America è più frequente del 50% tra i fumatori che non tra
coloro che non fumano. L'alta incidenza di disturbi sessuali è
da mettere in relazione con i problemi circolatori causati dal
fumo.
- Le ossa non sono esenti dai
danni del tabagismo, in fatti il fumatore spesso soffre di
dolori alla schiena a causa dell'effetto che la nicotina ha
sulla circolazione del sangue. I dischi intervertebrali non
ricevono una quantità di sangue e di nutrimento sufficienti,
degenerano e diventano lentamente più sottili.
- La bocca del fumatore è
sovente colpita da gengivite, che s'insinua gradualmente nei
tessuti più profondi del parodonto, causandone anche
l'infiammazione che può con il tempo determinare la caduta dei
denti.
Secondo alcuni dati si ammalano
ogni anno di carcinoma orofaringeo da 15.000 a 18.000 persone, la
metà delle quali in modo mortale. Negli uomini sotto i 50 anni
questa patologia tumorale è la causa di morte più frequente.
Tumori della laringe, della labbra e dei polmoni, ulcere maligne
del cavo orale, delle gengive, della faringe, e della laringe sono
tutte conseguenze gravi del fumo. Il 95% dei casi di cancro
alla laringe sono dei fumatori che consumano almeno 20 sigarette
al giorno. Modi sani di fumare non esistono, infatti i fumatori di
pipa sono particolarmente colpiti dal cancro alle labbra, ma anche
chi mastica o fiuta il tabacco corre seri rischi. E' ormai certo
che i carcinomi della cavità orale vengono favoriti da tutte le
diverse modalità di consumo del tabacco e il rischio di contrarre
la malattia aumenta soprattutto nelle parti in cui viene posto,
per esempio, il tabacco da masticare. Il fumo di sigaretta,
soprattutto se associato all'alcol, rappresenta nel mondo
occidentale un rilevante fattore di rischio nei confronti del
carcinoma esofageo; inoltre aumenta il rischio di sviluppare
adenomi del colon, e tumori del fegato: insomma tanto maggiore è
il consumo di sigarette e di alcol, tanto più grande è il rischio
che si corre di ammalarsi.
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