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sociologia e giornalismo

 
 

mercoledì, giugno 25, 2003

IL VOLO DELLA SIRENA - Finalmente riesco a parlare di questo libro e colgo anche l'occasione per ringraziare pubblicamente Liliana Gimenez per avermene fatto dono. Sto parlando de "Il volo della sirena" (Di Renzo editore) la biografia romanzata di Diana Casas, transessuale colombiana che con un atto di grande coraggio e determinazione lascia giovanissima la terra natia - luogo di sogni infantili ma soprattutto di violenze sessuali ed abusi - per approdare in Europa (Italia e Francia spt) dove riuscirà a completare il tortuoso percorso di riconquista di sé - diventando donna a tutti gli effetti - e a trovare l'amore vero.
In questo romanzo Liliana Gimenez parla con coraggio e trasparenza di alcuni tra i più scottanti e gravi argomenti del panorama sociale come la paura della diversità, la violenza sui minori, gli abusi sessuali nascosti e perpetrati in famiglia, la riconquista di sè contro tutto e tutti affontando i pregiudizi e, in ultimo ma non per rilevanza, la prostituzione, con l'intento di abbattere le barriere ideologiche.

"Tre anni fa ebbi due pazienti transessuali. Notavo la loro difficoltà a farsi accettare dalla società e ad inserirsi nel mondo del lavoro. Volevo esprimere loro la maggiore solidarietà possibile. Pensai così di scrivere una sceneggiatura alla Almodovar, tentando in qualche maniera di avvicinare attraverso la vena ironica la figura del transessuale alla signora ghiotta di telenovela, vero motore della nostra società, ma il mio compagno mi fece notare con discrezione che per dare voce a qualcuno, bisognava prima averla." (tratto da Raccontare)
Il libro si legge in poche ore e non lascia indifferenti. Lo stile di Liliana fa sorridere e rabbrividire poichè risulta dolce e duro allo stesso tempo. Potete acquistarlo su IBS.
"Ci sono solo due capitoli drammatici, uno che riguarda lo stupro e che ho voluto appositamente trattare sì con drammaticità ma evitando le morbosità a cui potrebbe prestarsi, l'altro riguarda un tentativo di omicidio da parte di un cliente della notte romana, il resto della storia è una specie di romanzo rosa a tematica transessuale, una storia di amore con i suoi travagli naturali, dove il cambiamento di sesso viene trattato naturalmente, senza spettacolarità. Ho voluto raccontare la storia di una persona, con il suo bagaglio di gioie e sofferenze, che vince la sua battaglia con la vita, senza indurre il lettore a preoccuparsi eccessivamente di ciò che esiste dentro le mutande, infatti è un romanzo accessibile anche agli adolescenti."
In tema di transessuali segnalo anche l'ultimo libro di Delia Vaccarello - giornalista de L'Unità che cura la rubrica "Liberi tutti" dove si dà voce al coraggio delle scelte di vita affettiva - intitolato "Gli svergognati" (La tartaruga edizioni).
Da anni Liliana Gimenez si occupa di musica e di floriterapia, la sua grande passione. Il suo sito ufficiale lo trovate all'url lilianagimenez.com


HARRY POTTER 5 - Dopo una lunghissima attesa il 21 giugno uscirà finalmente il quinto episodio di Harry Potter, "Harry Potter and the Order of the Phoenix". Tutto il mondo aspetta le nuove avventure di questo piccolo ma assai coraggioso mago.
"It sounds like the launch of a new Star Wars movie or Matrix Reloaded but, as any child will tell you, it's much bigger than that. Harry Potter, J.K. Rowling's boy wizard, is back."
Per la traduzione in italiano forse dovremo attendere un po' di mesi... intanto mi sto allietando le giornate - ingannando questo terribile caldo - con la lettura dei primi quattro episodi che, dopo le prime dieci righe, mi hanno conquistato il cuore. Per chi volesse sarà comunque disponibile anche in Italia la versione originale del libro, in inglese: potete già prenotare la vostra copia online, su BOL



PREMI LETTERARI - Il sempre interessante Black Blog parla di premi letterari nel breve post "Tempo di premi".



JEANETTE WINTERSON - Nell'editoriale di Giugno Jeanette Winterson riflette sul senso della felicità personale, su ciò per cui val la pena vivere veramente e sull'era del consumismo che plasma la vita degli occidentali su bisogni sempre nuovi, spesso inutili e sempre alimentati da un ciclo continuo di acquisti senza meta precisa. Jeanette offre molte valide riflessioni sulla mancanza di soddisfazione personale e la pochezza di valori che investono le persone, soprattutto i giovani, e su come i governi non aiutino affatto i cittadini a costruirsi un'esistenza piena, gratificante e coerente. Cosa insegneremo ai nostri figli? Come viviamo all'interno delle nostre famiglie? Come potremo dare loro gli strumenti giusti ed adeguati ai tempi per dipanare con coraggio la loro vita?
"What power have we when our leaders lie to us and go and bomb another country because they want to? No wonder we pick up the credit card and go shopping – at least when we buy things we feel we are exercising choice and control. [...]
Well, I am still writing my book, and I don’t know if anybody will want to publish it, because I never pre-sell. That was a decision I made when I started out in 1985. I made it because I wanted to keep the thing I love best out of the market place."
Ecco. Dobbiamo tenere le cose che amiamo fuori dal mercato, fuori dalle logiche di convenienza, fuori dal circuito del compro-e-vendo, fuori dagli egoismi degli opportunisti, di chi ha paura di mettersi in gioco in prima persona e si para il fondoschiena umiliandoti, ferendoti, tirandoti in mezzo al fuoco al posto suo, fuori dal limbo dei vili, di chi svende i sentimenti o conferisce ad essi un peso inesistente perché convinto che vivere sia un prendersi in giro senza responsabilità di sorta, di chi non onora la propria esistenza e le proprie fortune piangendosi addosso, di chi crede di poter comperare tutto con il denaro e le belle parole promettendoti fumo perchà frustrato e sfiduciato, di chi è convinto di poter minare la tua voglia di vivere in pace e di vivere la vita credendo nei sentimenti mettendoti in difficoltà.



ADRIANO SOFRI - La Corte di Strasburgo ha dichiarato "non ricevibile" il ricorso presentato contro l'Italia dagli avvocati degli imputati per il delitto Calabresi. La difesa di Sofri, Pietrostefani e Bompressi aveva infatti giocato l'ultima carta disponibile per salvarli dal carcere e consolidare la loro innocenza: il ricorso alla Corte europea per i diritti umani.
La difesa aveva accusato i giudici italiani che hanno chiuso il caso Calabresi di non aver rispettato il principio della "presunta innocenza" degli imputati e per desiderio legittimo di giustizia e chiarezza si era rivolta alla Corte di Strasburgo. La Corte di Strasburgo, dopo aver vagliato carte e procedimenti, ha stabilito che i processi, con tutti i loro contrappelli, sono stati condotti correttamente, senza violazione di diritti umani. L'unico a rimanere penalizzato da quest'ennesima ingiustizia italiana rimane Sofri, chiuso in carcere mentre Bompressi, malato, è agli arresti domiciliari e Pietrostefani si aggira ancora latitante in Francia.
Il commento di Sofri, da Pisa, è stato un semplice e secco "peccato".
Ora non resta che la grazia, sebbene, per quanto ne ho potuto capire, Sofri non la appoggi, poichè chiedere la grazia significa essere colpevole e lui sa di essere innocente.
Ne ha parlato anche "Diario".
Non mi pronuncio su questo caso, ma ancora una volta mi rimetto nelle parole di chi, come molti degli esponenti della politica italiana e degli intellettuali, ne sa più di me.

mercoledì, giugno 04, 2003


GIORGIO BOCCA - L'editorialista de L'Espresso si domanda come sia possible che un personaggio come Berlusconi sia capo del governo. Questa legittima domanda riguarda tutti noi ed aleggia nelle nostre menti alla stregua di un'ossessione, abitando perfino i nostri più fantozziani sogni notturni. Ne "Il diritto di essere ossessionati" Bocca traccia l'enensima lucida, asciutta e convincente critica al malgoverno "azzurro".

"Ebbene, gli esempi forniti in questi anni di governo sono: vincono i più ricchi e i più furbi, vincono i grandi ladri, le nuove cosche che si spartiscono gli affari più lucrosi, vincono gli amici degli amici regolarmente assolti anche quando viene confermata la loro complicità, vince l'Italia delle clientele più sordide. Vince l'arroganza, la mancanza di gusto che non ha ritegno a chiamare questa merendina televisiva 'la festa della libertà' o 'una messa della libertà', mentre arrivano sui tavoli offerti dalla ditta paste fredde, pizze e insalatine di riso."
Per chi volesse approfondire l'inconfondibile stile e l'ironia rubra di Giorgio Bocca, affrontando al contempo tematiche inerenti al premier attualmente in carica, ricordo che da poco è uscita in libreria l'edizione economica di "Piccolo Cesare", edito da Feltrinelli. Sette eurini spesi bene.

 

Valentina Tampellini | bellachioma on the Net
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