Per poter
vivere insieme a lungo e felici, affinché l'amore e la comprensione
possano svilupparsi e approfondirsi costantemente, noi sottoscritti ci impegniamo
ad osservare e praticare quanto segue:
Quando sono arrabbiato mi impegno a:
1. Astenermi dal
dire o fare qualsiasi cosa che possa causare ulteriore danno o
intensificare l'ira.
2. Non reprimere la mia rabbia.
3. Praticare la respirazione e prendere rifugio nella mia isola interiore.
4. Con calma, comunicare entro 24 ore a chi mi ha fatto arrabbiare che sono irritato e sofferente, sia verbalmente sia consegnando un "Messaggio
di Pace".
5. Chiedere un appuntamento, sia verbalmente sia tramite un "Messaggio
di Pace", per un successivo giorno della settimana per discutere la
questione in modo più esauriente.
6. Non dire: "Io non sono arrabbiato. Va tutto bene. Non sto
soffrendo. Non c'è nessun motivo per essere arrabbiato, niente che meriti di
suscitare la mia ira".
7. Praticare la respirazione e il guardare in profondità nella mia vita
quotidiana, mentre sono seduto, sdraiato, in piedi e mentre cammino, per
vedere:
a) i modi nei quali anch'io, a volte, sono stato
maldestro.
b) come ho ferito l'altra persona a causa delle mie
tendenze abituali.
c) come il seme della rabbia, che è presente in me,
sia causa primaria della mia ira.
d) come la sofferenza dell'altra persona, che innaffia
il seme della mia rabbia, sia la causa secondaria.
e) come l'altra persona non stia cercando altro che il
sollievo dalla propria sofferenza.
f) che io non potrò essere davvero felice fino a che
l'altra persona continua a soffrire.
8. Scusarmi immediatamente non appena mi rendo conto della mia mancanza
di tatto e di consapevolezza.
9. Posticipare l'appuntamento nel caso io non mi senta abbastanza calmo
per
incontrare l'altra persona.
Thich Nhat Hanh
(da "Toccare la Pace" - Ubaldini 1994)
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