SALUTE
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ATTUALITA' |
giovedi
22 Gennaio 2004
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Sai
smettere?
Come
aiutare i grandi fumatori in un "percorso di
cambiamento" Dalle nuove norme antifumo al vero
problema della dipendenza: i consigli degli esperti e
le iniziative
DI
ANNAMARIA MESSA
«Da oggi non
fumo più». Sembra facile… ma solo a chi non fuma!
Quelli che invece lottano ogni giorno con la voglia di
smettere e la frustrazione di non riuscirci sanno
che non basta la buona volontà. Né servono granché gli
spauracchi stampati sui pacchetti di sigarette (si sono
triplicate le vendite di portasigarette!) o gli allarmi
di statistiche mediche: l’abitudine prevale! Per i dati,
su sei persone che fumano un pacchetto di sigarette al
giorno, una morirà di cancro al polmone e per gli altri
sono dietro l’angolo malattie cardiovascolari o altre
patologie… ma il fumatore si aggrappa alla speranza di
un benigno DNA.
«Smettere di fumare interrompe un rapporto
emozionale, è una separazione e va compensata»,
riconosce un pioniere della lotta al tabacco come
Giacomo Mangiaracina, medico specialista in Salute
Pubblica, coordinatore dell’Area Tabagismo Lega
Italiana contro i Tumori, presidente della Società
Italiana Tabaccologia (Sitab, www.tabaccologia.org,
www.nonfumatori.it), in prima linea sul fronte della
salute ma senza durezza da "caccia alle
streghe".
«Non si parla più di metodi per ‘smettere di
fumare’ ma di un ‘percorso di cambiamento’
attraverso vari stadi: negazione del problema,
contemplazione (‘forse dovrei smettere’), scelta,
azione», spiega lo specialista e precisa che il
problema è più culturale che scientifico, che la
persona va aiutata a percepire la propria patologia di
dipendenza, «con delicatezza, cominciando da un
colloquio clinico, verificando poi il grado di
dipendenza attraverso le risposte a un modulo,
valutando le possibilità di riuscita in base anche al
contesto di vita e all’impegno necessario».
Insomma, per sperare in risultati duraturi gli attuali
1213 milioni di fumatori andrebbero orientati verso
specifiche competenze professionali.
«Il fumatore non è un nemico da abbattere ma una
persona da aiutare, un concetto culturale che è bene
riprenda a farsi strada tra gli integralisti antifumo»,
ribadisce Francesco Schittulli, presidente della Lega
Tumori, LILT (www.legatumori.it), «pronta alla sfida
in questa svolta con le sue strutture, i suoi uomini,
i suoi volontari». Niente farmaci nei suoi GDF,
Gruppi Disassuefazione dal Fumo, organizzati nelle varie
sedi, staff di psicologi che assistono anche
telefonicamente nella Quit Line (800998877, l’unica
in Italia), disponibile per tutti una "Piccola
guida per il successo".
Destinati ai medici vari corsi di formazione e
"Curare il fumo", nuovo testo di
Mangiaracina, scaricabile anche da www.gea2000.org.
«È dimostrato che il consiglio del medico curante può
incrementare il numero di fumatori che fanno seri
tentativi di smettere. La percentuale di quanti
riescono a ottenere risultati stabili sembra limitata
(5%) ma questo approccio raggiunge un gran numero di
persone con risultati rilevanti a livello di
popolazione», nota l’Osservatorio Fumo, Alcol e
Droga dell’Istituto Superiore di Sanità che pure
sottolinea come «tra il personale sanitario la
prevalenza di fumatori è paradossalmente più elevata
di quella della popolazione generale».
L’Osservatorio ha anche realizzato una "Guida
ai Servizi per la Cessazione da Fumo di Tabacco"
con l’elenco dei centri italiani, coordinato un
gruppo multidisciplinare per le linee guida cliniche
di abbandono del fumo. Vari i metodi per "provare
a farcela". A qualcuno bastano esercizi di
rilassamento che limitano ansia e stress. Per altri
funziona l’agopuntura, con o senza supporto
omeopatico la terapia di gruppo. Integrata da farmaci
la terapia nei Gruppi di Fumatori in Trattamento, GFT,
metodo sperimentato e perfezionato in Italia da
Mangiaracina («non si fa il lavaggio del cervello ma
si parla del cambiamento»), alla base dei programmi
per la dissuasione dal fumo del ministero della
Salute. Prevede uno scambio di esperienze con la guida
e l’apporto di un esperto e dal ‘97 è utilizzato
dal servizio di Cardiologia di vari ospedali.
L’aiuto arriva dal web,
da una chat dedicata su www.floriterapia.com, per chi
non può muoversi da casa: Gruppo virtuale di massimo
10 Fumatori in Trattamento Online, GFTO, con esperti
di Tabagismo e Medicina Complementare, conduzione di
Liliana Gimenez Haas, operatrice formata al
Policlinico romano Umberto 1°. Istruzioni e diario di
bordo via email, cocktail antifumo standard con i
fiori di Bach, consigli, test. |
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