Autoprescrizione con i Fiori di Bach, di Duccio Ruggeri |
Ho provato a fare una suddivisione schematica dei principali ambiti nei quali viene oggigiorno applicata la Floriterapia, e in quali casi sia più o meno indicata l'autocura o la prescrizione a livello familiare. 1) PASSAGGI FISIOLOGICI DI CRESCITA E TRASFORMAZIONE, come nascita, adolescenza, gravidanza/maternità, menopausa/andropausa, morte. In questi momenti della vita, la passibilità di prescrizione a livello familiare va valutata attentamente, ma in assenza di problematiche importanti dovrebbe risultare agevole e senza particolari difficoltà. 2) EMERGENZE. In attesa delle cure mediche necessarie, l'autoprescrizione di Rescue ed eventuali altri rimedi risulta utilissima, sia per ottenere un più rapido riassestamento della situazione generale, sia per prevenire eventuali complicazioni.
3) CASI ACUTI. Disturbi fisici e psico-emotivi di minore intensità, ma sempre in forma acuta. In questo caso l'autocura si rivela spesso molto efficace ed inoltre aiuta nel processo di autoresponsabilizzazione del proprio stato di salute.
4) CASI CRONICI. In situazioni del genere, sia riguardanti il piano fisico che quello psico-emotivo, le cose si complicano un pochino e la passibilità di autocura diventa più difficile, o meglio, l'efficacia di questa modalità operativa spesso non risulta ottimale. Occorre buona conoscenza di sé, capacità di visione ampia e oggettività. La difficoltà che si riscontra più comunemente ad affrontare da soli disturbi cronicizzati, e' normalmente quella di non riuscire ad identificare facilmente gli stati d'animo negativi che di volta in volta tendono ad emergere dall’inconscio (effetto buccia di cipolla). Comunque, in ogni caso e in qualunque ambito si verifichino difficoltà del genere, e’ bene sospendere l’autocura e rivolgersi a floriterapeuti qualificati.
5) CRESCITA PERSONALE. Un ulteriore utilizzo dei fiori di Bach, che meriterebbe una trattazione a sé, e' quello relativo all'evoluzione personale. In questo caso i fiori possono dare un ottimo aiuto, in particolar modo se abbinati ad altre tecniche di auto-consapevolezza. Chi decide però di incamminarsi in questa direzione deve comprendere l'importanza delle cosiddette "crisi di consapevolezza", che risultano, a mio modo di vedere, indispensabili per la nostra crescita personale. Il momento di "crisi" rappresenta la spaccatura di vecchie cristallizzazioni e stati d'inerzia, mentali e coscienziali, e permette così a nuove energie, necessarie al processo di trasmutazione, di fluire liberamente. Si potrebbe dire quindi che, come in una specie di respiro, il percorso procede in un moto di azione/crisi, come la stessa vita di Edward Bach e quella di altri "grandi" dimostrano. La “crisi” e’ quindi lo “scontro” tra due energie opposte, che potremmo chiamare in vari modi, cristallizzazione/cambiamento, passato/futuro o vecchio/nuovo, luce/ombra, alto/basso, ecc. Sri Aurobindo diceva a questo proposito che “nessuno può raggiungere il cielo se non e’ passato per l’inferno”, ma tante espressioni simili sono state usate per spiegare questo concetto. L'esempio limite classico della floriterapia, e quello rappresentato dallo stato Sweet Chestnut negativo, che rappresenta la "notte buia dell'anima", dove la personalità resiste fino all'ultimo per poi capitolare e arrendersi completamente al Sé superiore, lasciando così spazio a nuove dimensioni coscienziali che prendono il posto di altre divenute ormai insufficienti ai fini della crescita evolutiva individuale. Questo stato mentale resta latente spesso per molto tempo (il tempo di "resistenza"), per poi emergere all'improvviso, scatenato spesso da fattori esterni, ma a volte anche da meccanismi interni. Va anche detto che e' indispensabile, una volta compreso ciò che va trasformato in noi stessi, sviluppare la capacità di canalizzare pensiero e volontà nella giusta direzione. I rimedi floreali di Bach vanno considerati come dei catalizzatori , e ci aiutano ad accelerare questo travaglio di moto/crisi, e a gestire queste ultime nel miglior modo possibile. La mia personale opinione e' che l'autoprescrizione in tale ambito risulta spesso molto difficoltosa, e questo vale in particolar modo per personalità labili e non ben strutturate. La differenza di approccio e di modalità d'intervento nei differenti ambiti e’ senz'altro importante, e meriterebbe ulteriori riflessioni.
Duccio Ruggeri, riflessologo, naturopata. E' nato a Messina nel 1961 e si occupa da oltre quindici anni di tecniche riflessologiche e di trattamenti naturopatici, praticando e insegnando vari stili di riflessologia, la multiriflessologia e la floriterapia di Bach. In questi anni ha scritto numerosi articoli per importanti riviste del settore ed e' stato piu' volte ospite di trasmissioni radio-televisive trattando temi inerenti la salute ed il benessere. Nel 1996 ha pubblicato il libro “I RIMEDI VIBRAZIONALI” edito dalla casa editrice meb, mentre nel 2005 ha curato la revisione scientifica del libro “RIFLESSOLOGIA, tecniche manuali per la salute e il benessere” edito dalla casa editrice Tecniche Nuove, e nel 2007, sempre per Tecniche Nuove, ha curato la revisione scientifica del libro “ RIFLESSOLOGIA DELLA MANO, esercizi per la salute e il rilassamento”. Email: sanjivin2002@yahoo.it Cell. 334-9825140
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